Interviste

Intervista all’Avv. Teresa Strangio. Tra gli argomenti: maltrattamenti e violenze in famiglia/scuola, telecamere a scuola, il ruolo dell’avvocato nei momenti di fragilità della famiglia moderna.

Ringrazio l’Avv. Teresa Strangio, Consigliere dell’Associazione L’Aquilone Camera Minorile di Locri, per aver accettato di rilasciare un’intervista a Diritto Locrese. Con la Collega abbiamo deciso, in virtù della sua specifica competenza professionale, di approfondire il tema “Famiglia e scuola: violenze e maltrattamenti su minori”.

Prima di procedere mi permetto di ricorda che l’Aquilone Camera Minorile di Locri è una Associazione senza scopo di lucro che ha come obiettivo prioritario lo studio, la promozione e la tutela dei diritti della persona bambina ed in età evolutiva. L’Associazione aderisce all’UNCM (Unione delle Camere Minorili).

 


Il ruolo della famiglia e della scuola

Domanda (Avv. Leo Stilo) –  La famiglia e la scuola che ruolo rivestono nella nostra società ?

Risposta (Avv. Teresa Strangio)- La Costituzione Italiana riconosce la famiglia e la scuola come formazioni sociali fondamentali nella nostra società. In esse si sviluppa la personalità del minore che qui dovrebbe imparare i principi fondamentali della convivenza civile, nel rispetto reciproco degli individui.

La Costituzione, inoltre, sancisce il diritto-dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli, nonché la tutela della maternità e dell’infanzia e della gioventù.


Maltrattamenti e violenze in famiglia

Domanda (Avv. Leo Stilo) – I maltrattamenti e le violenze su donne e minori appaiono sempre con maggiore frequenza in ambito familiare. Quale “movente” può indurre a compiere una violenza ai danni del coniuge o addirittura del proprio figlio ?

 

Risposta (Avv. Teresa Strangio) – La cronaca, purtroppo, quasi quotidianamente ci rimanda notizie di figli vittime o testimoni inermi di maltrattamenti endofamiliari. Accade che le madri uccidano i figli per la paura di un futuro incerto, paura vissuta nella solitudine e nell’indifferenza della società e delle istituzioni; accade anche che un genitore uccida il proprio figlio per odio nei confronti dell’altro coniuge.

 


Rapporto famiglia/scuola e genitore/figlio

Domanda (Avv. Leo Stilo) – Il rapporto tra famiglia e scuola è mutato nel tempo così come è cambiato quello tra genitore e figlio. Sul punto le chiedo alcune riflessioni.

Risposta (Avv. Teresa Strangio) – Come la famiglia, anche la scuola ha un ruolo fondamentale riconosciuto dalla Costituzione nella formazione e tutela del minore. Oltre al dovere di dare una adeguata formazione culturale, la scuola, dato il tempo che i minori restano affidati ad essa, ha l’obbligo di contribuire alla loro formazione.

La famiglia viene meno ai diritti-doveri di educare i figli ogni volta che:

– giustifica i loro comportamenti violenti nei confronti dei soggetti deboli, scusando gli episodi di bullismo;

– viola il dovere di educare nel momento in cui sostiene i figli contro gli insegnanti, colpevoli di averli valutati negativamente.

I genitori hanno, altresì, l’obbligo di garantire un’istruzione ai figli, ma il fenomeno della dispersione scolastica, con abbandono della frequenza anche della scuola primaria, ancora, soprattutto al sud, è molto diffuso. Molti sono i progetti per debellare questo triste fenomeno, ma ancora i risultati non sono soddisfacenti.


Violenza e Scuola: anche i “piccoli” maltrattamenti sono rilevanti

Domanda (Avv. Leo Stilo) – Oltre alle notizie sul bullismo la scuola diviene sempre più di frequente, secondo quanto riportato dai giornali e televisioni, lo sfondo di atti di violenza e di maltrattamenti. Anche su questo tema le chiedo alcune considerazioni.

Risposta (Avv. Teresa Strangio) – Purtroppo, accanto alle notizie di bullismo, dalla scuola provengono quelle relative al maltrattamento dei minori affidati alle predette istituzioni.

La domanda da porsi è: “Cosa possono apprendere i minori maltrattati se non che il mondo è del più forte e del più potente?”

Sono rilevanti a tal fine anche i “piccoli” maltrattati dagli insegnanti che determinano in capo ai ragazzi la perdita di un punto di riferimento importante.

I bambini hanno bisogno di “una maestrina dalla matita rossa”, che li accolga ogni mattina, di un insegnante da rispettare e non da temere.


…le telecamere a scuola…

Domanda (Avv. Leo Stilo) – Cosa pensa dell’inserimento delle videocamere nelle scuole ai fini di tutelare i nostri ragazzi ?

Risposta (Avv. Teresa Strangio) – Non so se sia educativo l’inserimento delle video-camere nelle scuole.

Cosa insegniamo ai bambini… che gli adulti sono dei potenziali violenti da cui difendersi?

La diffidenza nel prossimo non giova allo sviluppo della personalità del minore nella società. Quante opportunità di allacciare relazioni con il prossimo si perdono, quante occasioni di affermazione nel mondo del lavoro potrebbe venire meno da una simile diffidenza ?

I minori devono poter fare affidamento su una famiglia amorevole ed attenta e su una scuola in cui gettare le prime fondamenta della vita futura.

 


Il ruolo dell’avvocato nei momenti di fragilità della famiglia moderna

Domanda (Avv. Leo Stilo) -Nell’ambito della famiglia moderna, esistono particolari momenti in cui i minori si trovano sempre più ad avere bisogno di essere tutelati?

Risposta (Avv. Teresa Strangio) – Nella famiglia moderna, il momento in cui i figli devono essere maggiormente tutelati è quello della sempre più frequente ipotesi di separazione dei coniugi.

In questo caso, un ruolo primario deve essere svolto dagli avvocati. Uno dei doveri degli avvocati in queste situazioni è quello di non accondiscendere aprioristicamente ad ogni richiesta dei propri assistiti.

Una buona separazione deve sempre avere come fine quello della tutela della prole. Non si possono sacrificare i diritti dei figli ad avere due genitori che contribuiscano in egual misura al loro mantenimento, educazione ed istruzione.


Disabilità, scuola e istituzioni un problema enorme

Domanda (Avv. Leo Stilo) – Le famiglie in cui è presente una disabilità si trovano spesso a dover affrontare continui problemi burocratici anche a scuola. La sua opinione su questi disagi?

 

Risposta (Avv. Teresa Strangio) -Questa ultima riflessione è dedicata alle famiglie che vivono la disabilità di un figlio e si trovano ad affrontare questo cammino senza alcun ausilio.

Possono fare affidamento sulle singole associazioni, ma le istituzioni sono quasi sempre assenti o inefficienti.

Anche il diritto allo studio diventa una battaglia.

Numerose sono le pronunce dei diversi tribunali, aditi dai genitori che non sono riusciti ad ottenere in via amministrativa quello che la Costituzione garantisce ad ogni minore, anche diversamente abile: il diritto ad una istruzione ed allo sviluppo della personalità nelle formazioni sociali.